TECAR TERAPIA
La Tecar terapia è un mezzo fisico appartenente alla Fisioterapia Strumentale. Consiste nel passaggio sulla cute, mediante il massaggio con appositi manipoli, di un particolare tipo di energia che dà luogo a tre effetti diversi: aumento del microcircolo, vasodilatazione ed aumento della temperatura interna. Può essere anche identificata con il termine diatermia. Durante la somministrazione del trattamento, il fisioterapista, sulla base delle indicazioni del medico specialista, può scegliere i parametri di potenza da erogare, nonché l’uso prevalente di energia capacitiva o resistiva. In tal modo è possibile modulare l’effetto del dispositivo e l’azione in profondità. L’indicazione del trattamento, della durata di circa 30 minuti, è piuttosto ampia; in genere sono previste da 5 a 10 sedute. E’ utilizzata in prevalenza nei casi di lesioni al tessuto muscolare e tendineo, distorsioni articolari, edema post contusivo, riabilitazione post-chirurgica, cervicalgia e lombalgia.
Le controindicazioni sono: lesioni cutanee locali, impianto di pace-maker, stato di gravidanza, patologie tumorali in atto, età infantile. E’ necessaria comunque la prescrizione di specialista medico.

ULTRASUONOTERAPIA
La ultrasuonoterapia è un mezzo fisico appartenente alla Fisioterapia Strumentale. Utilizza la trasmissione di onde sonore ad elevata frequenza, mediante apposito manipolo munito di testina. Il contatto corretto con la cute è assicurato da un apposito gel. La frequenza dell’onda ultrasonica determina la profondità di azione, in genere considerata massima intorno ai 5 cm. In linea generale un trattamento con dispositivo professionale dura circa 15 minuti. Gli effetti dell’ultrasuonoterapia sono i seguenti: attività analgesica ed antiinfiammatoria, azione decontratturante sui tessuti muscolari, facilitazione del riassorbimento degli ematomi sui tessuti muscolo-tendinei. L’indicazione trova la sua applicazione più frequente nei traumi sportivi, negli ematomi organizzati e nei tessuti cicatriziali, nelle calcificazioni peri-articolari di dimensioni lievi/moderate, lesioni muscolo-tendinee e patologie specifiche quali morbo di Dupuytren e morbo di Duplay, nonché fenomeni artrosici superficiali, quale la rizoartrosi. Le controindicazioni sono rappresentate da diverse condizioni morbose, quali: cute da trattare lesionata, aritmie gravi, epilessia, portatori di pace maker, tumori in fase attiva, impianti metallici posti sulla sede del trattamento, grave osteoporosi, stato di gravidanza, flebo-arteriopatie in sede di trattamento, bambini. E’ necessaria una prescrizione medica per la somministrazione di tale terapia.

LASER TERAPIA AD ALTA POTENZA
La laserterapia ad alta potenza è un mezzo fisico appartenente alla Fisioterapia Strumentale. Si tratta di apparecchiatura che emette un’onda elettromagnetica (detta luce laser) che presenta una luce pulsata e superpulsata (luce emessa con impulsi di brevissima durata). E’ proprio la lunghezza d’onda della luce emessa (tra 600 e 1200 nm) che caratterizza la capacità di penetrazione nella cute e dei tessuti sottostanti, nonché la potenza di picco e la potenza media. Tali caratteristiche, quando di elevata qualità per i tessuti umani, consentono la definizione di Laser “ad alta potenza”. E’ comunemente utilizzata per il suo effetto analgesico, antiinfiammatorio ed antiedemigeno: studi specifici hanno dimostrato l’azione del dispositivo verso cellule cartilaginee e tendinee, favorendo la guarigione dei processi infiammatori. La durata del trattamento è da porre in relazione con la potenza utilizzata e dall’estensione della superficie da trattare, fino ad un massimo di circa 15 minuti. In genere la laser terapia ad alta potenza è somministrata nelle lesioni muscolo-tendinee, distorsioni articolari ed edemi post-traumatici, fenomeni artrosici, ernia discale e sindrome dolorosa radicolare. Può trovare anche altre applicazioni in Medicina. Anche per questo trattamento è necessario l’utilizzo da parte di fisioterapista esperto e di prescrizione medica specialistica. Le controindicazioni sono sostanzialmente le stesse dei Mezzi Fisici: cute da trattare lesionata, aritmie gravi, epilessia, portatori di pace maker, tumori in fase attiva, impianti metallici posti sulla sede del trattamento, stato di gravidanza, flebo-arteriopatie in sede di trattamento, età infantile.

MAGNETOTERAPIA
Si tratta di somministrazione di campi elettromagnetici a dosaggi e tempi controllati su determinate superfici corporee umane mediante dispositivo chiamato solenoide. L’apparecchiatura utilizzata può produrre diverse tipi di onde elettromagnetiche (onda quadrata, rettangolare, sinusoidale), ciascuna delle quali possiede determinate caratteristiche terapeutiche, erogate con tempi e potenza definita (la potenza è espressa in Gauss). Attualmente l’utilizzo più diffuso della magnetoterapia è verso i ritardi di consolidamento osseo (pseudoartrosi) e nelle fratture ossee. Le controindicazioni sono le patologie neoplastiche, portatori di pacemaker o dispositivi similari non rimovibili, età infantile, stato di gravidanza. I tempi di erogazione della terapia sono variabili, da 1 fino a 4 ore al giorno circa. Necessaria la prescrizione medica con indicazione della potenza, tempi, sede e tipo di onda elettromagnetica da utilizzare.

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